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Sabato 18 novembre 2023, l’Ufficio generale di GPIC OFM ha organizzato un webinar sull’Esortazione apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, con partecipanti da tutto il mondo. Tradotto in tre lingue: inglese, italiano e spagnolo, il webinar è stato moderato da fr. Daniel Rodríguez Blanco OFM, direttore dell’Ufficio generale di JPIC OFM.

Ha parlato per primo fr. Andrea Bizzozero ofm, professore dell’Università Antonianum di Roma, che ha iniziato l’intervento ricordando il nome e i destinatari dell’Esortazione apostolica. Il Papa stesso afferma che “Laudate Deum” è un’espressione di San Francesco d’Assisi, che si è sentito sempre invitato a lodare Dio dall’esperienza di vita nel mondo, con la sua bellezza e le sue contraddizioni. Destinatari di questa esortazione sono tutti gli uomini e tutte le donne di buona volontà, che desiderano fare del bene all’umanità. Dopo una breve presentazione dei capitoli, fr. Andrea si è concentrato su quello che il documento chiama ‘il paradigma tecnocratico’. Da una parte, tale paradigma risponde al desiderio umano di progredire. Dall’altra, può essere un’arma che spinge le persone a rinunciare alla capacità critica delegando ai tecnici le decisioni per progredire. Il Papa suggerisce, assicura il professore francescano, che questi tecnici molto spesso sono coloro che impegnano le loro forze secondo il principio del massimo consumo senza riconoscere il bene supremo della persona e dell’ambiente. Per questo, la parola ‘speranza’ si concretizza in investimenti educativi, perché non ci saranno cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali, ha concluso il frate italiano.

Da parte sua, fr. Jaime Campos, il precedente direttore dell’Ufficio JPIC OFM, ha invitato a ringraziare papa Francesco per il nuovo documento. Ha poi fatto un riferimento storico ai francescani che per decenni si sono impegnati per l’ecologia: ne fa fede il documento del Consiglio Plenario del 1988, tenutosi in India. Inoltre, ha sottolineato come, anche nella Chiesa, ci siano coloro che negano i segni del cambiamento climatico. Tutto questo, secondo il frate cileno, non ci deve scoraggiare, ma piuttosto incoraggiarci a “continuare a insistere sulla consapevolezza, personale e comunitaria, della crisi climatica e dell’urgenza conseguente. Allo stesso modo, fr. Jaime ha fatto appello a cambiamenti sostanziali nel nostro stile di vita. Alla fine del suo intervento, ha ricordato che la spiritualità francescana può aiutare a realizzare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno: “sapere che siamo minori, riconoscere il posto di Dio nella storia e nella nostra vita, riconoscere di essere creature tra le altre e non dèi, ci consente di accettare l’invito a ‘Lodare Dio'”, ha osservato.

Infine, fr. Joseph Rozansky ofm ha posto l’accento sulle preoccupazioni e le speranze di papa Francesco nella Laudate Deum. A suo avviso, il Papa non sta chiedendo una riflessione puramente teorica su quanto accade; sta rivolgendo piuttosto una chiamata personale che comporta un esame di coscienza sul proprio stile di vita. Molti si sono messi in discussione in prima persona, ha affermato il frate americano, e anche il Papa ha lodato questi sforzi, che però non sono sufficienti per raggiungere il cambiamento essenziale e necessario. È tempo di una maggiore partecipazione socio-politica, per esempio impegnandosi in movimenti popolari, o aderendo a organizzazioni francescane come Franciscans International che lavora presso le Nazioni Unite. Il relatore ha concluso la riflessione invitandoci a “impegnarci a fare un secondo esame di coscienza tre mesi dopo il primo, per verificare se abbiamo contattato un gruppo impegnato nella sfera politica o se ne siamo divenuti parte”.

Il webinar è continuato con domande e risposte relative al contesto e al contenuto della Laudate Deum. Il moderatore ha quindi concluso a mo’ di sintesi che dalla Laudate Deum si possono ricevere molte ispirazioni grazie al suo messaggio forte su come le persone umane dovrebbero comportarsi nei confronti della Terra.

 

Fr. Taucen Girsang,

Fr. Daniel Rodríguez Blanco