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Il tema della XXIII Marcia Ecologica 2023 è stato “La casa comune chiede giustizia ambientale”. Si svolge ogni anno nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Ambiente. È coordinata dall’Ufficio per la Giustizia, Pace e Integrità del Creato di El Salvador (JPIC-El Salvador) insieme ad altre organizzazioni sociali e religiose.

La Marcia si è svolta nel contesto del Regime di Eccezione che ha generato maggiore sicurezza a costo della violazione sistematica dei diritti umani. Inoltre, questo Regime ha permesso la criminalizzazione e l’incarcerazione di leader comunitari come i cinque contadini della Comunità di Santa Marta e Manuel Gámez Morales, figlio di Vidalina Morales, un leader ambientalista del Dipartimento di Cabañas, nel nord di El Salvador.

Il 2 giugno, nella chiesa El Rosario, situata nel centro storico di San Salvador, si è tenuta una conferenza stampa per presentare la Lettera Pastorale al Presidente della Repubblica. La lettera evidenzia i problemi attuali e li illumina alla luce del Vangelo. Tra questi problemi vengono citati la mancanza di una buona alimentazione e di salute, la mancanza di accesso all’acqua potabile, la mancanza di un’istruzione di qualità, l’estrema povertà e la disuguaglianza sociale. Denuncia inoltre la costruzione di progetti urbani, la costruzione dell’ottava diga sul fiume Sensunapán, la contaminazione del fiume Lempa a causa della miniera Cerro Blanco in Guatemala e l’uso di prodotti agrochimici tossici. Chiede che il governo ratifichi la Legge contro le miniere metalliche, la Legge Generale sulle Risorse Idriche e l’adesione all’Accordo di Escazú, al fine di garantire la protezione dei difensori dei diritti umani e dell’ambiente.

Il 6 giugno, dopo la Preghiera Ecumenica e con la presenza di centinaia di persone, è iniziata la XXIII Marcia Ecologica. Hanno partecipato i frati francescani, l’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù Francescana, la Conferenza dei Religiosi di El Salvador (CONFRES), laici, seminaristi, sacerdoti, Mons. Elías Samuel Bolaños Avelar, SDB, Vescovo di Zacatecoluca, Chiese Storiche, organizzazioni contadine e vari collettivi in difesa della Madre Terra.

In ogni edizione della Marcia possono essere ascoltate le voci dei poveri, delle donne, dei contadini. È un segno dei tempi per El Salvador, dove siamo invitati alla conversione ecologica e a lottare, come Monsignor Romero, affinché i poveri possano avere una vita piena.

All’arrivo alla Casa Presidenziale, la Commissione dei Portavoce ha consegnato la lettera indirizzata al Presidente della Repubblica. È seguito un evento culturale in cui molti, attraverso l’arte, hanno espresso le proprie domande.

Vidalina Morales ha riassunto lo spirito della giornata affermando che “la Marcia Ecologica esprime la difesa collettiva dei beni comuni della nostra natura. Abbiamo bisogno di giustizia. Continuiamo a lottare, perché siamo uomini e donne pieni di speranza e di amore. Camminiamo e lottiamo, insieme alle comunità, perché crediamo e sogniamo un mondo diverso, dove non ci sia inquinamento. Abbiamo la grande responsabilità di chiedere giustizia e libertà. Possono costruire molte prigioni, ma non possono imprigionare la libertà e le migliaia e migliaia di persone che combattono per la società”.

Fr. Roberto Carlos Gutiérrez Vílchez, OFM

San Salvador, El Salvador