L’ufficio francescano per la Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato in Africa (“GPIC-FA”), con sede a Nairobi, in Kenya, ha guidato giovani e persone di fede nella promozione della giustizia climatica e nel ripristino della perdita della biodiversità.
Oltre a sostenere le comunità locali nell’azione a livello di base, l’équipe di GPIC-FA ha dato un importante contributo al dibattito globale sulla Convenzione della diversità biologica.
Nell’ambito dell’azione globale e regionale, l’ufficio di GPIC-FA ha partecipato alle Campagne Liberi dal Fossile per “Salvare Virunga e il bacino del Congo” nella Repubblica Democratica del Congo e “Stop EACOP” che collega Uganda e Tanzania.
Nel 2021, GPIC-FA è stata l’organizzazione principale a partecipare al Programma per gli Accordi Multilaterali Ambientali di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP MEAs), un dialogo tra giovani africani volto a ripensare la proposta di Concetto sulla Diversità Biologica (CBD) che ha portato al Quadro Globale sulla Biodiversità (GBF) e che è stato adottato alla COP15 lo scorso anno a Montreal, in Canada. Dei 35 giovani che hanno partecipato al programma, 26 sono membri di GPIC-FA provenienti da Kenya, Burundi, Ruanda e Tanzania.
Tre dei Paesi ACP MEAs hanno sostenuto la sensibilizzazione e la formazione dei giovani sulle questioni di governance ambientale e sull’attuazione degli accordi ambientali multilaterali (MEAs).
In primo luogo, l’impegno dei giovani si è concentrato sulle questioni relative alla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), mentre la Convenzione discuteva la finalizzazione di un quadro decennale di biodiversità globale, che veniva negoziato da 196 Paesi. L’impegno con i giovani si è concentrato su come migliorare la comprensione delle questioni relative alla CBD, il suo mandato e le sue attività, le discussioni sul quadro globale della biodiversità, seguite da un impegno specifico a fornire un contributo dal punto di vista dei giovani.
Dopo che i giovani hanno lavorato in gruppi tematici, il PNUMA ha pubblicato sei interessanti relazioni.
Le relazioni dei giovani offrono un ragionamento significativo su ciò che può funzionare meglio in relazione al Quadro Globale per la Biodiversità. L’uso dei social media, la considerazione delle comunità indigene, le idee importanti sulla mobilitazione delle risorse a sostegno del GBF e soprattutto l’uso del Debito Ecologico tra il Nord e il Sud del mondo, ispirato dalla lettera enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.
Come GPIC-FA e come francescani nel mondo siamo felici che il GBF sia stato approvato dagli Stati membri a Montreal, in Canada, durante la COP15 e siamo orgogliosi di vedere che nel GBF c’è la mano dei nostri giovani francescani che rappresentano le voci dei giovani in Africa.