In Corea del Sud, alcuni gruppi religiosi hanno rilasciato giovedì una dichiarazione congiunta chiedendo alla comunità internazionale di agire contro la violenta repressione militare in corso in Myanmar, a seguito del colpo di stato dello scorso febbraio.
In una conferenza stampa congiunta tenutasi a Seul, i quattro gruppi hanno chiesto che le Nazioni Unite e gli altri enti internazionali prendano e attuino immediatamente delle misure per fermare il massacro mortale portato avanti dalla giunta militare in Myanmar.
I gruppi coinvolti sono l’Azione Buddista Coreana per il Myanmar, la Rete Sociale Civile Buddista Won, l’ufficio di GPIC della Famiglia francescana in Corea e la Rete interreligiosa per il Clima e l’Ecologia.
Essi hanno raccolto circa 5.000 firme in tutto il mondo per chiedere alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per far cessare la violenta repressione in Myanmar, che sta persistendo da un mese. Inoltre, hanno in programma di far arrivare le petizioni alle ambasciate americana e cinese a Seul.
Fr. Jong-Hwa Aloysio Kim, OFM
Animatore GPIC
Provincia dei Santi Martiri di Corea