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Fra Aloysio Kim, OFM, animatore GPIC della Provincia dei Santi Martiri Coreani (Corea del Sud), il 29 marzo ha preso parte, insieme ad altri esperti di medicina ed ecologia, a una tavola rotonda su PBS, un canale televisivo cattolico in Corea. Il titolo del programma era “Virus: Contrattacco della Natura”. Il direttore esecutivo di Catholic Climate Action Korea (Azione Climatica Cattolica della Corea), ha contribuito con una prospettiva cattolica sull’ecologia integrale così com’è trattata nell’enciclica papale Laudato Si’. Ecco la sua argomentazione al programma sull’epidemia Coronavirus e crisi climatica:

Il Coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo. E il suo impatto genera paura pubblica. Possiamo vedere che, negli ultimi anni, prevalgono malattie infettive causate da nuovi virus. Hanno minacciato l’umanità molte volte, come la COVID19, che sta causando disastrosi effetti collaterali socio-economici. Da dove vengono? E come sono stati trasmessi agli esseri umani? Molti esperti sottolineano che i nuovi virus sono trasmessi da animali selvatici e che la causa principale sia la crisi climatica, causata dal paradigma economico basato su uno sviluppo senza limiti e indiscriminato. Perché? Scoppierebbe qualsiasi malattia infettiva dovuta al frequente contatto con animali selvatici che hanno perso il loro habitat a causa di una pericolosa deforestazione.

Nella Laudato Si’ papa Francesco pone tanta enfasi sulla “casa comune”. Dio è il Creatore e possiede l’intero ecosistema. Sfortunatamente, la civiltà moderna dopo la Rivoluzione Industriale si è basata sulla falsa interpretazione che questa “proprietà” appartiene all’essere umano. Di conseguenza, continua a verificarsi un vasto degrado ambientale, provocando una crisi globale che di fatto è un contrattacco della natura. Dobbiamo prenderci del tempo per riflettere seriamente sui cambiamenti climatici e sui contrattacchi dei virus. Successivamente, dovrebbe seguire un’analisi delle precise cause dell’epidemia e delle contromisure necessarie.

Secondo le statistiche globali, oltre l’80% della popolazione mondiale ha un credo religioso. Papa Francesco nell’Enciclica ammette gli sforzi fatti dagli ambientalisti che però sono falliti per le emissioni di gas serra non molto diminuite. Ciò è in parte dovuto all’indifferenza delle persone di credo e alla pressione della gigantesca industria dei combustibili fossili. Dovremmo pensare alle generazioni future. Al fine di proteggere la nostra casa comune e le generazioni future che la erediteranno come proprio habitat, dobbiamo agire immediatamente sulla crisi climatica. Ne siamo tutti responsabili.

 

Fra Aloysio Kim, Jonghwa, OFM
Animatore GPIC, Provincia dei Santi Martiri Coreani – Seul