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Corso GPIC 2019

La crisi ecologica in cui viviamo, è profondamente segnata dal cambiamento climatico, ci rende consapevoli e ci sfida a cercare modi concreti per affrontare questa situazione con nuovi stili di vita. Nel Consiglio Plenario dell’Ordine (CPO), tenutosi lo scorso anno, è stato evidenziato che questo problema è diventato globale. Allo stesso tempo, il CPO ha valutato la proposta e le linee d’azione dell’Enciclica Laudato si’, per la cura della casa comune.

Crediamo che la cura dell’ambiente dovrebbe essere trasversale e coinvolgere tutte le persone, insieme alla politica, alla religione e all’economia. Nell’VIII centenario dell’incontro di San Francesco con il Sultano Malik al-Kamil (1219), il Corso di GPIC 2019 ha avuto come tema proprio la dimensione ecumenica e il dialogo interreligioso, perché siamo convinti che la soluzione deve venire da tutti.

Il Corso ha avuto inizio lunedì 18 febbraio e si è protratto fino al 27 dello stesso mese, presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, con il corso di alta formazione in ecologia integrale. Hanno partecipato frati provenienti da diversi Paesi: Giappone, Taiwan, Pakistan, India, Vietnam, Marocco, Spagna, Italia, Austria, Polonia, Terra Santa, Slovacchia, Stati Uniti, Messico, El Salvador, Honduras, Ecuador, Perù, Cile, Brasile, Argentina.

Nella prima parte abbiamo ascoltato gli interventi dei relatori sulla figura di San Francesco, l’ecumenico e il dialogo interreligioso; la bellezza della creazione, come un invito dell’Enciclica Laudato si’; Francesco di Assisi, la creazione e le creature; fonti fondamentali dell’ecologia islamica; la creazione come atto libero di Dio, secondo D. Scoto; lo spirito di Assisi, tra storia e profezia.

La prossima settimana si approfondiranno le indicazioni pratiche per gli animatori GPIC dando loro strumenti che consentano la riflessione e azioni concrete attraverso un piano e un progetto per le singole Entità.

Fr. Jaime Campos F., OFM
Ufficio GPIC – Roma