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Questa settimana si è svolto l’incontro annuale tra il Ministro generale, il Definitorio generale e i presidenti delle tredici Conferenze dell’Ordine e il Custode della Custodia di Terra Santa. In totale, quattordici fratelli sono venuti nella Curia generale dai cinque continenti.

L’Ufficio di GPIC è stato invitato a presentare un rapporto sul lavoro di GPIC nell’Ordine e le prospettive per il futuro. Abbiamo informato i presidenti sul lavoro di GPIC in ogni Conferenza, dando a ciascuno di loro un rapporto di propria Conferenza dettagliato degli ultimi due anni. Allo stesso modo, abbiamo presentato alcune proposte concrete per realizzare il documento del Consiglio Plenario dell’Ordine dal punto di vista di GPIC.

Infine, vorremmo condividere con voi l’omelia che fra Cielito Almazán, OFM, Presidente della Conferenza di Asia e Oceania, ci ha inviato questa mattina.

“…Miei cari fratelli, in qualche modo anche noi, come Pietro e gli altri apostoli, ci troviamo a discutere su come portare avanti l’evangelizzazione oggi.  Molti tra noi ancora impongono vecchi metodi, vecchie teologie, vecchie piatteforme, vecchie mentalità nel trattare con i giovani, con i migranti, con i nostri giovani candidati e frati. Amiamo di più le nostre strutture e la storia, ricordando i bei vecchi tempi, giustificando ciò che abbiamo fatto in passato, mentre amiamo di meno i nostri fratelli che sono diversi da noi, che sono stati sradicati dalla loro cultura e dai loro cari. Amiamo di meno i nuovi candidati che hanno avuto una diversa educazione, che parlano un diverso linguaggio. Spesso per mancanza di una formazione permanente oppure perché non abbiamo una giusta lettura dei segni dei tempi o non sappiamo il modo adatto per gestirci in mezzo a povertà, migrazione, discriminazioni, violazione dei diritti umani e violenza subita da innumerevoli innocenti, che siano bambini, donne o semplici operai…”

Leggi l’omelia intera

Fra Jaime Campos F., OFM
Ufficio GPIC, Roma