+39 06 684919 pax@ofm.org

Tre frati francescani in formazione iniziale condividono le loro esperienze al servizio dei migranti.

Sono Fr. Flávio Lorrane Clementino de Almeida, OFM, nato il 25 agosto 1993 a Triunfo nello stato di Pernambuco/Brasile. Appartengo alla Provincia francescana di Sant’Antonio del Brasile.

Sono volontario presso “La 72, Casa – Rifugio per Migranti” da febbraio 2022. Ho fatto esperienza stando giorno per giorno con fratelli e sorelle che camminano alla ricerca di una vita piena. Quando sono arrivato, ho sostenuto i bisogni primari della casa per un mese e poi ho iniziato a supportare l’area della comunicazione scattando foto, realizzando video e gestendo i social network. Molti migranti cercano informazioni attraverso i social network e noi abbiamo la missione di informarli anche attraverso questi mezzi, oltre a pubblicizzare le nostre attività. Qui, in casa, siamo tre frati e svolgiamo la missione di essere una presenza genuinamente francescana, quindi cerchiamo di essere uno di loro.

L’esperienza che ho vissuto mi ha aiutato a discernere di più sulla mia chiamata alla vita religiosa e francescana. Incontrare persone che, pur non avendo nulla, non perdono mai la speranza è stato uno slancio per dedicare la mia vita al servizio degli altri. Arriva gente a cui manca anche un paio di scarpe, mentre io spreco le migliori. Ho rivisto la mia vita e vedo che questo è superfluo. Ho cambiato alcuni atteggiamenti da frate e ho imparato a prestare attenzione alla voce di Dio e a quella dei miei fratelli che soffrono. Devo tornare in Brasile come un nuovo Frate Lorrane: uno che ha imparato a lasciarsi andare e ad avere solo l’essenziale, uno che ha imparato ad ascoltare di più e parlare di meno, uno che solidarizza con il dolore dell’altro e cerca di curare le ferite, uno che valorizza la fraternità e la Misericordia di Dio.

Sono Fr. Martín Salmoran Vázquez, OFM, nato il 16 ottobre 1992 a Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, Messico. Faccio parte della Provincia francescana di San Felipe de Jesús del Messico.

Svolgo il mio servizio nella “La 72, Casa – Rifugio per migranti” nella fraternità di Tenosique.Tabasco, Messico. In questa casa siamo tre frati (1 professo solenne e 2 professi temporanei) che prestano servizio a persone in situazione di mobilità. Il servizio che svolgo è di assistere le persone in mobilità per il loro passaggio in Messico, dando loro acqua e allo stesso modo percorriamo la strada dove si trova la frontiera tra Guatemala e Messico. Li assistiamo dando loro informazioni sul percorso, oltre a portarli alla casa rifugio. Qui forniamo loro cibo, cure mediche, una stanza e assistenza legale per i rifuggii.

Questa esperienza con i miei fratelli migranti mi ha aiutato a capire che oggi la nostra missione di frati francescani è stare con i nostri fratelli in mobilità, ascoltandoli, assistendoli spiritualmente e umanamente; che come figlio di San Francesco d’Assisi è necessario capire che anche noi siamo pellegrini e forestieri in questo mondo, e che oggi la nostra Chiesa è una Chiesa bisognosa di frati che si impegnino al servizio dei fratelli. Allo stesso modo, mi ha aiutato ad essere più umano e ad impegnarmi con l’Ordine in questo lavoro umanitario che facciamo come francescani. Questa esperienza ha segnato la mia vita, la mia vocazione e il mio senso di appartenenza all’Ordine. “Cominciamo, fratelli, a servire il Signore perché finora abbiamo fatto poco o niente”… (San Francesco).

Sono Fr. Pietro Guardati, OFM, nato il 25/05/1996 a Roma. Appartengo alla Provincia di San Bonaventura Abruzzo-Lazio (Italia).

Il progetto a cui lavoro si chiama Migranti a Lavoro. È promosso dal Programma di Volontariato Missionario Cristo Risorto APS, in collaborazione con il Centro Giovanile Sacro Cuore, sito nella città di Roma.

Il progetto, avviato nel 2019, si rivolge a giovani migranti, rifugiati e richiedenti asilo, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che desiderano intraprendere un percorso di crescita personale e di sviluppo delle proprie potenzialità, al fine di favorirne l’autonomia e l’integrazione nel mondo del lavoro.

Viene proposto un percorso che si articola in due parti: la prima consiste in un laboratorio motivazionale in cui vengono coinvolti in prima persona ragazzi e ragazze con i propri sogni, aspettative e capacità; mentre la seconda parte consiste nell’orientamento al mondo del lavoro in Italia e su come funziona. Al termine del percorso, con il giusto accompagnamento, i nostri destinatari vengono avviati nel mondo del lavoro, partecipando a pratiche formative o cercando di essere inseriti come impiegati.

Dal Testamento di san Francesco [FF 110]

«… quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo».

L’esperienza che vivo tra i migranti è un modo per esprimere la mia identità vocazionale di frate minore. Da un passato di esclusione e discriminazione a un presente in cui il Signore opera una conversione nel mio cuore per poter essere in mezzo a loro come fratello minore e “costruire con loro un futuro che risponda al disegno di Dio senza escludere nessuno” (Messaggio di Papa Francesco per la 108a Giornata Mondiale del Migrante). Questa esperienza mi spinge ad accogliere il diverso e ad uscire da me stesso, ricevendo il dono sempre nuovo della vocazione, una chiamata a dare la stessa accoglienza tenera e misericordiosa di Dio.