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I campi francescani nascono come iniziativa della Famiglia francescana nella Provincia dei Santi Francesco e Giacomo in Messico, a motivo della preoccupazione per la mancanza di conoscenza delle tematiche legate alla cura del creato, alla giustizia sociale e alla cultura della pace da parte dei giovani.

Fondati nel 2008 nella città di Monterrey, nel nord-est del Messico, da fra Antonio Morán OFM e suor Blanca Ugarte, catechista, i campi francescani hanno cominciato ad essere realizzati anno per anno, assumendo ogni volta linee guida più solide e mete sempre più specifiche.

L’obiettivo di questi campi è che i giovani e gli adolescenti abbiano un incontro con Dio attraverso sorella Madre terra, prendendo come strumento la spiritualità francescana e i valori di GPIC. Per raggiungere questo obiettivo, i giovani vengono condotti in un ambiente che favorisca un incontro più diretto con la natura, motivo per cui si cerca il luogo adatto in base alla regione in cui si svolge il campo.

I “Campi Francescani” sono uno spazio di gioco e di relazioni reciproche nel quale, attraverso una sana competizione, i “campeggiatori” sviluppano atteggiamenti religiosi, morali, civili e francescani che – in un tentativo modesto ma intraprendente – intendono aiutare a forgiare uomini e donne dal cuore retto.

I requisiti per partecipare al campo sono avere tra i 15 ei 30 anni, presentare una lettera di buona condotta da parte del proprio parroco, cappellano o preside della scuola e partecipare alla riunione preparatoria. Vale la pena notare che i “Campi Francescani” non sono un “ritiro” di stile kerigmatico o di “primo incontro” con Dio, ma un’esperienza differente. Letteralmente sono un campeggio. I giovani portano le loro tende, i loro sacchi a pelo e vivono assieme sotto sorella luna e alla luce di fratello fuoco nelle notti con i falò accesi.

La dinamica generale del campo consiste nella partecipazione alle Domus. Le Domus (dal latino: Casa) sono gruppi di lavoro in cui si condivide quasi tutto il tempo. All’interno sono come una famiglia, all’esterno sono in competizione con altre Domus durante il tempo del campo, allo scopo di guadagnare punti.

In ogni Domus esiste un coordinatore scelto dagli stessi membri di ciascuna Casa. Detto coordinatore porta il soprannome di Simòn, facendo riferimento ad uno dei primi campeggiatori, un giovane chiamato Simòn, che nei campi si distinse per la sua profonda spiritualità francescana e per il suo impegno nell’essere discepolo di Gesù Cristo; qualcosa di simile a Simone di Cirene che aiutò Nostro Signore a portare la sua Croce: alla stessa maniera ogni “Simòn” motiva e aiuta i suoi compagni della Domus a svolgere, terminare e realizzare ogni attività all’interno del campo. Le attività che i “campeggiatori” svolgono sono nuoto, calcio e altri sport, giochi da campo, danza, pianificazione urbana, canto e argomenti di formazione GPIC.

Le Domus hanno nomi scelti dagli organizzatori in base al tema di ogni anno. Per scegliere il tema e il motto, si prendono in considerazione le linee guida che l’ONU e la Chiesa in generale promuovono per quell’anno. Ad esempio, nel 2013 il tema dell’ONU era l’Acqua e nella Chiesa si celebrava l’anno della Fede; il motto del campo perciò è stato: “Lasciati inzuppare dall’acqua della Fede“. Nel 2016, la Chiesa ha celebrato l’anno della Misericordia e l’ONU il tema dei semi e dei legumi; il motto del campo è stato: “Semina nel tuo essere il seme della Misericordia

Il corretto comportamento del “campeggiatore” prevede che ognuno porti il suo “cartoccio”, ossia il proprio piatto, bicchiere e posate lavabili – per incentivare la scelta di non acquistare prodotti usa e getta e utensili di plastica monouso – e porti e cucini il proprio cibo, vivendo così l’esperienza del campeggio in maniera più reale.

Il campo dura quattro giorni; in ciascuno si intende raggiungere un obiettivo specifico: il primo giorno, Conoscersi; il secondo giorno, Fraternizzare ed incontrarsi; il terzo giorno, Imparareconvertirsi (a Dio nell’ambito GPIC); e l’ultimo giorno Impegnarsi. Quest’ultimo è notevolmente migliorato dal momento che il campo trova il suo senso nell’impegno che i “campeggiatori” possono assumere in relazione alla cura della Creazione (che include la giustizia sociale e la cultura della Pace).

A 10 anni dalla loro fondazione, nell’ultimo Capitolo provinciale elettivo del 2017, si è deciso che i “Campi Francescani” dipendano direttamente dall’Ufficio provinciale di GPIC. Ad oggi si sono realizzati Campi Franciscani nelle città di Monterrey in Nuevo Leon, Ciudad Guzman e Magdalena in Jalisco, Cancun in Quintana Roo, Zacatecas nella capitale dello Stato, Rayon nella Foresta Nera del Chiapas, Nuevo Laredo in Tamaulipas e Torreón in Coahuila. E insieme all’attuale equipe di campeggiatori attivi continuiamo a promuoverli nel resto del paese. Pace e bene!

Fra Enrique Arias, OFM
Animatore GPIC
Provincia Ss. Francisco y Santiago, Jalisco, Messico