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Roma, 22 marzo 2023. Dal 22 al 24 marzo si tiene a Roma, nella Curia Generale, l’Incontro del Comitato di Coordinamento della Rete Francescana del Mediterraneo, organizzato dall’Ufficio Generale di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC).

Dopo la preghiera guidata da Fr. Taucen Girsang (Vicedirettore dell’Ufficio Generale GPIC), incentrata sul Vangelo di Matteo 25, 35 (“Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato”), Fr. Daniel Rodríguez Blanco, Direttore dell’Ufficio, ha presentato gli obiettivi dell’incontro. “In generale – ha detto Fr. Daniel – è importante riprendere il cammino della Rete Francescana del Mediterraneo per realizzare un progetto di lavoro a breve e medio termine che ne permetta il consolidamento. Nello specifico, dovremmo avvicinarci alla realtà attuale del Mediterraneo, che offre input per prendere decisioni in base ai bisogni e alle opportunità che si presentano in questa regione del pianeta. Conoscendo la storia recente della Rete Francescana del Mediterraneo, potremmo creare una continuità con il lavoro svolto in precedenza e quindi tracciare un percorso da seguire per i prossimi mesi, in cui si specificano i passi e si prepara la prossima riunione del Comitato”.

Fr. Ignacio Ceja Jiménez, Vicario Generale, ha accolto i convenuti con un messaggio di speranza e concretezza: “Questo incontro si svolge a pochi giorni dal 10° anniversario di pontificato di Papa Francesco, che ha scelto questo nome per non dimenticare i poveri. Il suo primo viaggio fuori Roma si è svolto a Lampedusa, per denunciare la cultura dell’indifferenza del mondo verso i migranti e i poveri. Il Capitolo Generale dell’Ordine del 2021 ha voluto sottolineare come noi frati dobbiamo lasciarci interpellare dalle sfide dell’oggi. È nostro compito sviluppare questa Rete Francescana del Mediterraneo e favorire i progetti che riguardano i migranti: non deve essere un impegno solo di alcuni fratelli e sorelle “speciali”, ma deve essere inserito nella nostra missione evangelizzatrice francescana. Tutti noi dobbiamo prendere coscienza di questo tema”.

Al convegno partecipano rappresentanti della ONG Mediterranea Saving Humans, Suor Miriam Oyarzo, FMSC, operativa in Turchia; Fr. Fabio L’amour, OFM, che opera in Marocco; Pedro Fernández, OFS, da Valencia (Spagna); Fr. Fausto Yudego OFM, da Pamplona (Espagna); Fr. John Luke, OFM, dalla Grecia; Fr. Francesco Zecca, OFM, del Progetto OIKOS; Fr. Markus Heinze, OFM, Direttore Esecutivo di Franciscans International.

La Rete Francescana del Mediterraneo è nata nel 2019 a Malta, in occasione dell’VIII centenario dell’incontro di san Francesco con il sultano Malik al-Kamil, e incoraggiati dal Ministro Generale dell’epoca, Fr. Michael Perry.

La Rete vuole rendere generativa la presenza francescana nel Mediterraneo, promuovendo la cultura dell’incontro, del dialogo, della fraternità e innescando progetti concreti. I Frati Minori, che sono presenti in tutti i Paesi del Mediterraneo, accogliendo l’invito di Papa Francesco ad ascoltare il grido che viene dalle acque del mare nostrum, intendono innescare processi concreti per trasformare il Mediterraneo in Casa Comune, secondo il paradigma dell’ecologia integrale. 
Questo obiettivo sarà realizzato dai Frati Minori tramite l’Ufficio di Giustizia Pace e Integrità del Creato, in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum, la Pontificia Accademia Mariana Internazionale, la Commissione Mariana Musulmana Cristiana e altri partner.

“Il Mediterraneo è proprio il mare del meticciato – se noi non capiamo il meticciato, non capiremo mai il Mediterraneo – un mare geograficamente chiuso rispetto agli oceani, ma culturalmente sempre aperto all’incontro, al dialogo e alla reciproca inculturazione” (Papa Francesco)
Dal sito www.retefrancescanamediterraneo.org

Informazioni: ofm.org