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La mia opportunità di incontrare persone esperte nei campi della biologia, biotecnologia, micologia, legge, scienza e ingegneria del suolo è stata resa possibile grazie all’aiuto di alcuni fratelli che lavorano nella Curia generale. Sono stato fortunato di aver potuto conoscere un paio di Suore Francescane dell’Eucaristia che vivono ad Assisi, suor Mary Frances Traynor, scienziata del suolo ed ex-professoressa. dell’Università di Perugia e suor Agnese Hutchison, biologa e insegnante di inglese, che, da più di 35 anni, lavorano come missionarie ad Assisi e Perugia.

Il nostro incontro è avvenuto il 1° marzo scorso, invitandomi presso di loro con loro amici e colleghi per discutere di Ecologia integrale e pianificare, per me, uno specifico tour esperienziale. Erano presenti il Prof. Roberto Venanzoni (Professore presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e biotecnologie, e presidente del Consiglio interdisciplinare in Scienze Biologiche e Naturali presso l’Università di Perugia), la Prof.ssa Paola Angelini (Professoressa associata del Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie, esperta in Micologia presso l’Università di Perugia), la dott.ssa Gabriela Parodi (ambientalista e avvocata che lavora come responsabile della qualità dell’Industria Angelantoni di  Massa Martana), e infine fra Gianluca Zucaro, OFM, della Fraternità di Chiesa Nuova ad Assisi. Fra Gianluca ha lavorato come scienziato/ingegnere a Torino e nel New Mexico prima di entrare nell’Ordine dei Frati Minori. 

È stato un grande privilegio, per me, e una benedizione trascorrere questo tempo con suor Mary e suor Agnese e i loro colleghi. Ringraziamenti speciali a loro per aver organizzato il mio viaggio ecologico di due giorni con il Prof. Roberto Venanzoni. La prima visita ha interessato l’Eremo delle Carceri, eremo francescano nei pressi di Assisi, nel quale San Francesco e i suoi compagni amavano ritirarsi per pregare. In seguito, ho visitato il Bosco Sacro di Monteluco dove pure si trova un convento francescano, e infine la Cascata delle Marmore (con il Centro di Educazione Ambientale) visitando i diversi livelli delle belle cascate, situate vicino a Terni.

Il primo giorno del mio viaggio ecologico con il Prof. Roberto Venanzoni è iniziato all’Eremo delle Carceri del Monte Subasio. Mi sono stati fatti notare i molti rimboschimenti effettuati in diversi periodi con la piantumazione di nuove specie di alberi introdotte nella montagna, suddivisa in tre zone distinte: la prima zona è piantumata ad alberi di ulivo sparsi tra le foreste di querce, la seconda è una foresta di querce e la terza area è composta da conifere (pini, abeti e cedri) e alpeggi con diverse specie di erbacee. Mi sono anche stati fatti notare i diversi tipi di formazione rocciosa. Ho potuto vedere i movimenti e le formazioni di diverse rocce e l’azione erosiva dell’acqua. Mi sono state indicate alcune specie di piante come felci e muschi che contribuiscono alla vita dell’ecosistema. In termini di interventi, la mia guida mi ha mostrato l’importanza di considerare la valenza estetica dell’area, ad esempio non influire sull’equilibrio dell’ambiente con la costruzione di un parcheggio. Già ci sono stati alcuni segni di interventi da parte dei francescani, come impedire l’erosione del terreno e conservare il luogo al fine di  favorire la preghiere, luogo quindi di incontro tra ‘natura e pellegrini’.

Il secondo giorno ho visitato il Bosco Sacro di Monteluco, vicino a Spoleto,.sempre accompagnato dal Prof. Roberto. Abbiamo incontrato molti escursionisti e ciclisti che salivano verso la montagna e mi sono stati fatti notare i lecci sempreverdi. Nei dintorni del Convento francescano, che risale al 1218, sono presenti, secondo l’usanza di San Bernardo da Siena, molte grotte ed eremi necessari per la preghiera dei frati come, per esempio, la grotta di Sant’Antonio da Padova che si trova in una zona alta dominante la valle di Spoleto. Il Bosco Sacro, come l’Eremo delle Carceri del Monte Subasio, gode di un bellissimo paesaggio di rocce coperte da boschi, piante e arbusti. Dopo aver visitato Monteluco, siamo andati alla Cascata delle Marmore e al Centro Ambientale, vicino a Terni. Il Centro ci ha permesso una visita guidata lungo il lato dei ‘tre salti’ delle Cascate e ci sono state date diverse informazioni su animali e piante esistenti all’area.

Questa meravigliosa esperienza di amicizia e di dialogo, mi rende, prima di tutto, testimone privilegiato di ciò che Laudato si’racconta della nostra fede e scienza, cioè come mettere in relazione la nostra stessa fede con la scienza. In secondo luogo, Carceri e Bosco Sacro fanno parte dei nostri ricchi patrimoni francescani. San Francesco e i suoi seguaci hanno sempre vissuto in stretta comunione con la natura rendendola dimora dell’incontro con Dio. Noi francescani possiamo così sviluppare un progetto di ‘spiritualità francescana’ dell’ecologia e del ministero ecologico. Possiamo utilizzare i siti sacri presenti nella natura sia per la nostra formazione alla spiritualità ecologica francescana sia per i visitatori e i pellegrini. Con le varie specie di piante, alberi, arbusti ed erbe, formazioni rocciose, paesaggi, l’intero ecosistema può diventare una sede di studi scientifici e la sua integrazione con la nostra fede generare ammirazione e spirituale attrazione estetica.

Spiritualità ecologica e ministero

La prima formazione del gruppo di Spiritualità Ecologica e Ministerosi è tenuta nel giardino della chiesa dei Santi Martiri a Marrakech, in Marocco, con nove lavoratrici filippine. La sessione è iniziata con il “Cantico delle creature” ed è stata guidata da fra Melito Pinili, OFM, missionario assegnato alla chiesa della Nuestra Señora del Pilara Larache, in Marocco.

All’inizio, le partecipanti hanno condiviso le loro aspettative sulla formazione. I loro obiettivi erano: conoscere meglio ecologia, spiritualità e ministero, prendersi cura del creato e dell’ambiente, imparare come pregare contemplando la bontà e la bellezza di Dio e delle sue creature. La speranza è che dopo aver lavorato in Marocco, possano tornare arricchite nelle Filippine per essere di servizio nella guarigione della Madre Terra che è stata gravemente colpita da sfruttamenti e inquinamenti industriali.

Nell’ascolto delle loro aspettative, fra Melito le ha condotte verso un dialogo sulla definizione di ecologia e spiritualità (spiritualità cattolica). È stata poi introdotta una riflessione su un santuario francescano a Gubbio, in Italia, conosciuto come il sito di addomesticamento, da parte di San Francesco, del feroce lupo, terrore degli abitanti del luogo. È seguita la lettura dal brano relativo nei Fioretti di San Francesco. L’ultima parte della sessione ha riguardato un argomento di ‘Coscienza ecologica – Interconnessione e contemplazione delle creature di Dio’. Si è concluso con la preghiera “Signore fa di me uno strumento della tua pace” e il Cantico dei Tre Giovani (Daniele 3, 57-88).

I partecipanti hanno concordato di creare un gruppo di SNS chiamato “Spiritualità ecologica e ministero – Marrakech”, programmando di continuare gli incontri di formazione nelle prime domeniche del mese con argomenti riguardanti acqua, energia, trasporti, cibo, smaltimento dei rifiuti, insegnamento della Bibbia su ecologia, san Francesco ed ecologia, spiritualità ecologica francescana e l’EnciclicaLaudato si’.

Il sogno del gruppo è di stabilire gruppi di spiritualità ecologica e ministeroin diverse parrocchie in Marocco entro il 2020, dove sono filippini e altri cristiani stranieri che vorrebbero scoprire la bellezza e la bontà di Dio attraverso la contemplazione e il servizio di cura della nostra casa comune, la Madre Terra.

Fra Melito Pinili, OFM
Commissione GPIC |Custodia dei Protomartiri dell’Orden
Marocco