+39 06 684919 pax@ofm.org

AMAZZONIA:  NUOVI CAMMINI PER LA CHIESA E PER UN’ECOLOGIA INTEGRALE

1.             “E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e vere»” (Ap 21,5)

Dopo un lungo cammino sinodale di ascolto del Popolo di Dio nella Chiesa amazzonica, inaugurato da Papa Francesco durante la sua visita in Amazzonia il 19 gennaio 2018, il Sinodo si è tenuto a Roma con un incontro fraterno di 21 giorni nell’ottobre 2019. Il clima è stato quello di uno scambio aperto, libero e rispettoso dei vescovi pastori dell’Amazzonia, di missionari e missionarie, laici, laiche e rappresentanti dei popoli indigeni dell’Amazzonia. Siamo stati testimoni partecipi di un evento ecclesiale segnato dall’urgenza del tema che richiede l’apertura di nuovi cammini per la Chiesa nel territorio. Si è condiviso un lavoro serio in un’atmosfera segnata dalla convinzione di ascoltare la voce dello Spirito presente.

Il Sinodo si è svolto in un clima fraterno e di preghiera. Più volte gli interventi sono stati accompagnati da applausi e canti e, tutti, da profondi silenzi contemplativi. Fuori dall’aula sinodale, si è registrata una notevole presenza di persone venute dal mondo amazzonico che hanno organizzato eventi di sostegno per mezzo di diverse attività e processioni, come quella di apertura con canti e danze che ha accompagnato il Santo Padre dalla tomba di Pietro all’Aula sinodale. Ha avuto un forte impatto la Via Crucis dei martiri dell’Amazzonia. Si è inoltre avuta una massiccia presenza dei media internazionali.

2.             Tutti i partecipanti hanno espresso una profonda consapevolezza della drammatica situazione di distruzione che colpisce l’Amazzonia. Ciò significa la scomparsa del territorio e dei suoi abitanti, in particolare dei popoli indigeni. La foresta amazzonica è un “cuore biologico” per la Terra, sempre più minacciata. Si ritrova, infatti, in una corsa sfrenata verso la morte. Esige cambiamenti radicali con estrema urgenza, una nuova direzione che consenta di salvarla. È scientificamente provato che la scomparsa del bioma amazzonico avrà un impatto catastrofico sul pianeta nel suo complesso!

3.             Il cammino sinodale del Popolo di Dio nella fase preparatoria ha coinvolto tutta la Chiesa del territorio, i Vescovi, i missionari e le missionarie, i membri delle Chiese di altre confessioni cristiane, i laici e le laiche, e molti rappresentanti dei popoli indigeni, attorno al documento preparatorio che ha ispirato l’Instrumentum Laboris. Si sottolinea l’importanza dell’ascolto della voce dell’Amazzonia, mossa dal grande soffio dello Spirito Santo nel grido della terra ferita e dei suoi abitanti. È stata registrata la partecipazione attiva di oltre 87.000 persone, provenienti da città e culture diverse, nonché di numerosi gruppi di altri settori ecclesiali e il contributo di accademici e organizzazioni della società civile sui temi specifici principali.

4.             La celebrazione del Sinodo è riuscita a mettere in evidenza l’integrazione della voce dell’Amazzonia con la voce e il sentimento dei pastori partecipanti. È stata una nuova esperienza di ascolto per discernere la voce dello Spirito che conduce la Chiesa verso nuovi cammini di presenza, evangelizzazione e dialogo interculturale in Amazzonia. La richiesta, emersa nel processo preparatorio, che la Chiesa sia alleata del mondo amazzonico, è stata affermata con forza. La celebrazione si conclude con grande gioia e con la speranza di abbracciare e mettere in pratica il nuovo paradigma dell’ecologia integrale, la cura della “casa comune” e la difesa dell’Amazzonia.